Il libro si sviluppa come un dialogo filosofico, portato avanti da José Jiménez nel corso di quattro decenni e che qui raggiunge una nuova sintesi, con Marcel Duchamp (1887-1968), tra i più influenti artisti del XX secolo. Un "viaggio circolare" dove ogni capitolo presenta e approfondisce un aspetto della vita e della produzione di Marcel Duchamp mostrandone l'attualità: vengono esaminate le sue opere più importanti, ma anche le sue lettere, i suoi viaggi e la sua passione per il linguaggio e per il gioco degli scacchi. È qui presentata - con una Prefazione di Massimo Cacciari - la parabola artistica di Duchamp in tutte le sue forme, ponendo l'attenzione sulla sua resistenza per mezzo della dissociazione nei confronti di ciò che la modernità ha portato nel mondo dell'arte, l'evoluzione tecnica che ha reso possibile la riproduzione in serie delle immagini e il ruolo dell'artista stesso. La sua opera è un contributo sulla condizione umana, attraverso la concezione dell'arte come messa in atto, costruzione mentale-visiva, in cui poesia e filosofia si integrano.
