Il pensiero del poeta che sprofonda è questione di un attimo in cui - come sottolinea l'autore - "scrivo, riscrivo, cancello, dubito, precipito, mi perdo e ritrovo tutto". Compresa quell'àncora incagliata su scogli nostalgici per l'avventura giovanile in mare aperto, con persone e paesaggi pieni di luce e di colore, a rallentare la navigazione e il passo, sorprendendosi d'avere imparato a convivere con le paure e, magari, sorridere all'odio inatteso, passata l'apparente superficialità e leggerezza della giovinezza.