Nessuna follia, in sé, produce nessuna opera: ne è però il substrato, il materiale primario. E l'artista è il cavo conduttore attraverso cui l'energia dell'atto creativo può tradursi in forme intelligibili. Certi eccentrici destini di artisti, che culminano nella malinconia, nella schizofrenia o nella morte violenta, sono comprensibili nel momento in cui l'arte è vissuta come un "pensare oltre", che provoca la vita oltre i limiti della sua percezione.