Il secondo volume dell'opera affronta le problematiche relative alla tutela della reputazione online di persone fisiche e imprenditori nell'era del Web partecipativo 2.0. La reputazione online crea dinamiche inscindibili e inestrinsecabili fra il mondo online e quello offline: quanto avviene offline si riverbera online e viceversa in un circolo che si autoalimenta creando una commistione fra corpo elettronico e materiale. Le logiche di tutela della reputazione online si declinano differentemente all'interno dei vari servizi della società dell'informazione che devono gestire profili di grave rischio inerente la lesione della reputazione dei propri utenti anche commerciali. All'interno dei social network è particolarmente delicata la tutela della reputazione personale: vista la penetrazione che questi servizi hanno sulla sfera personale di miliardi di individui, sono evidenti i profili di interferenza con il GDPR e la tutela del dato personale. I motori di ricerca devono garantire il diritto all'oblio dei propri utenti e una corretta indicizzazione all'interno della pagina dei risultati di ricerca sulla base di criteri trasparenti e conoscibili. I Marketplace devono, invece, gestire il rischio delle false recensioni che danneggiano la reputazione degli imprenditori che operano online e la fiducia dei consumatori nel commercio elettronico dando luogo ai fenomeni conosciuti come boosting, vandalism ed astroturfing. Da ultimo, le conosciute problematiche in materia di limiti ai diritti alla libertà di espressione del pensiero si ripropongono secondo schemi conosciuti da secoli e al tempo stesso innovativi nei loro profili di rilevanza civile e penale.