La sua "adorata penna", come da lui definita in un punto del romanzo, assolve sapientemente al compito che le viene assegnato. Semplice, elegante e fluida, arriva abilmente e con stile al cuore del lettore. Da piccolo protagonista del melodramma ad adolescente incompreso, da ragazzo indifeso a giovane diventato adulto, l'autore ripercorre la sua storia in modo commovente e, a tratti, struggente, regalandoci uno scritto intenso e suggestivo che culmina in una meravigliosa lettera dedicata ai figli: il testamento morale che, nelle ultime pagine, sintetizza il significato profondo dell'opera. Armando Di Nardo esordisce nel mondo della scrittura con una complessa operazione narrativa, nella quale l'ispirazione è condensata in cronaca e la ricostruzione delle vicende è affidata alla sensibilità poetica. Un romanzo autobiografico attraverso il quale il lettore è dolcemente accompagnato in uno straordinario viaggio emozionale e psicologico.