I migranti privati dei diritti alla salute e alla sicurezza, le illecite esternalizzazioni di mano d'opera negli appalti, le cooperative fasulle nate per abbattere i costi sono al cuore del secondo rapporto dell'associazione LAW-Legalità e diritti al lavoro. L'obiettivo è sfidare - "Rompiamo le catene" - le nuove frontiere dello sfruttamento lavorativo, dal caporalato selvaggio in agricoltura alle falsificazioni nel settore carni, fino agli appalti al ribasso in sanità. Alle stragi di Capaci e via d'Amelio e al filo rosso tra le mafie "tradizionali" e questa mafia economica moderna, molto attiva in Emilia-Romagna come in Sicilia, si dedicano i magistrati Gian Carlo Caselli e Libero Mancuso, che si confrontano poi con i membri della direzione di LAW prof.ssa Stefania Pellegrini e avv. Gian Andrea Ronchi su normativa antimafia ed ergastolo ostativo e sul difficile equilibrio tra lotta alle mafie e diritto inalienabile all'umanità dei trattamenti. Il complesso rapporto tra legalità e giustizia ricorre anche nella riflessione finale del Segretario Confederale CGIL Giuseppe Massafra, a partire dal processo al sindaco Mimmo Lucano e al "modello Riace" di accoglienza dei migranti.