L'approccio alla persona diversamente abile richiede necessariamente il contributo di tutti i soggetti coinvolti nel suo processo di integrazione, dalla famiglia alla scuola, dagli enti locali alle aziende sanitarie, dai centri socio-educativi ai centri per l'impiego, dalle associazioni al volontariato. L'unilateralità e l'autoreferenzialità che ancora oggi talora distinguono le modalità di intervento, settoriali e giustapposte, rappresentano, in questa prospettiva, esiti antistorici ed antiscientifici che si collocano nella direttrice della dis-umanizzazione e della dis-integrazione della persona, assunta di volta in volta secondo prospettive parziali, riduttive, come oggetto da esplorare, studiare, correggere, medicare, assistere, mai nella pienezza della sua soggettività, del suo poter-essere. Lo scopo di questo lavoro, rivolto agli insegnanti e agli operatori dei servizi socio-sanitari, ma anche ai genitori, è quello di contribuire a costruire una cultura dell'integrazione capace di salvaguardare quella consonanza d'intenti e quella continuità di interventi di cui l'approccio integrato si sostanzia.