Dalla valutazione, si sa, ci si aspetta risposte. In realtà questo manuale adotta un approccio che moltiplica le domande - "Come valutare in modo rigoroso?" e ancora "Come valutare in modo legittimo?" -, chiarendo, sin da subito, il duplice piano cui l'azione valutativa va riferita: quello dell'agire competente e quello dell'agire etico. La valutazione, benché spinosa e controversa, non può essere espunta dal lavoro educativo e formativo, poiché rinuncerebbe a evidenze utili per dare senso all'azione di chi opera sul campo e per individuare piste di miglioramento per il futuro. Di quale cultura valutativa abbiamo dunque bisogno per valutare bene? Di una cultura valutativa imperniata sul metodo che metta al riparo dall'improvvisazione e dai giudizi affrettati riducendo al contempo il rischio di derive strumentali e tecnocratiche. Di una cultura valutativa imperniata sulla riflessione che riconosca la centralità del professionista che ricerca e ricostruisce il senso del suo agire entro il proprio contesto professionale e, infine, di una cultura valutativa imperniata in modo autentico sulla partecipazione che si traduca in pratiche costruite "con" anziché "sui" soggetti all'interno di un quadro di corresponsabilità. Il manuale, che si rivolge a operatori (educatori, formatori, pedagogisti, insegnanti), studenti universitari e professionisti interessati ad approfondire la metodologia della ricerca valutativa applicata ai processi educativi e formativi, fa ampio riferimento a casi ed esperienze reali di valutazione e mette a disposizione specifici supporti operativi suggerendo al lettore di adottare un accostamento critico e problematizzante e non meramente applicativo.