"Possiamo osare scrivere di felicità? Chi osa parlare di felicità in senso pieno parla dal limite. Dalla frontiera. Da una radicale apertura all'azzardo del fuori come da un totale affidamento al sentire dell'interezza. E noi, come potremmo piú semplicemente succhiarne, nutrirne la linfa? La felicità non ci è promessa. Promessa è invece la nostra duplice pagina a pieni e vuoti, carta in bianco e resti al macero, grana di fulgori e margini che lacerano."