Nel 2007, in un pomeriggio prenatalizio Gianni Carino ritrova Dario Fo e Franca Rame, conosciuti molti anni prima, alla Stazione Centrale di Milano. Nel gennaio di quell'anno Guanda aveva pubblicato "L'amore e lo sghignazzo" un libro che raccoglie tre vicende d'amore, la storia di Manfreda dei Visconti, quella di Abelardo e Eloisa e quella di Qiu, che Dario e Franca stavano adattando per una piéce teatrale. Da quel fortuito incontro nacque l'idea di realizzare una graphic novel di quest'ultima, La storia di Qiu detto il Randazzo, 103 tavole ispirate al testo originale della sesta stesura del copione di quella commedia, in seguito rappresentata nel 2014 al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano. Al protagonista Qiu-Randazzo, giovane buffone senza arte né parte che vive di espedienti e piccoli furti, per una serie di eventi casuali la sorte assegna il ruolo di capo dei rivoltosi e capro espiatorio ideale, e come tale viene condannato a morte dopo un processo farsa. La vicenda di Qiu, immediatamente riconducibile a Dario Fo e Franca Rame per linguaggio e contenuti, tratta dell'eterno conflitto tra il potere e l'individuo, messo a nudo attraverso lo sberleffo irriverente e libero. Del difficile rapporto tra la giustizia e la legge, che paiono talvolta risiedere in pianeti sideralmente lontani e incomunicabili tra loro. Di come il potere, anche quello creato per servire il popolo, finisca poi per opprimerlo in nome della sua autoconservazione.