Il volume propone una prospettiva innovativa sul tema classico del viaggio in Sicilia, distinguendosi nettamente dall'approccio tradizionale che privilegia i grandi protagonisti del Grand Tour del XVIII e XIX secolo, i cui resoconti hanno spesso contribuito a veicolare una rappresentazione artificiosa della realtà siciliana. L'autore, al contrario, volge la sua attenzione a una vasta e diversificata gamma di fonti odeporiche, sino a ora mai esaminate in maniera sistematica, redatte da viaggiatori inglesi e scozzesi che visitarono l'isola nel Cinquecento e nel Seicento. L'analisi di questi testi non si concentra sulla loro dimensione letteraria, ma li considera come strumenti attraverso i quali far emergere gli interessi dei visitatori e la qualità delle loro interazioni con il territorio. Da essi, infatti, scaturisce un mosaico di testimonianze eterogenee, caratterizzate da filtri interpretativi e percorsi esplicativi complessi e talvolta divergenti, che permettono di cogliere i diversi orizzonti culturali, socio-economici e politici dai quali i travellers britannici della prima età moderna guardarono alla principale isola del Mediterraneo.