Fin dagli anni Novanta con la pubblicazione degli atti delle conferenze di Utrecht (Università di Groninga, 1989) e di Parigi (Collège de France, 1991), le fonti, i temi e il simbolismo dell'alchimia hanno ricevuto un'attenzione particolare da parte del mondo accademico. In particolare, la recente riedizione di The Hermetic Museum - Alchemy & Mysticism, il cui contenuto si focalizza su un aspetto prettamente visuale - assieme alla collettanea di saggi Lux in Tenebris hanno messo in luce un carattere multidisciplinare dell'ambito di ricerca, così come di determinati autori, testi o determinate tradizioni ermetiche. Ed è stato così mostrato come determinati temi e modelli dell'alchimia abbiano pervaso l'ambito musicale, così come quello letterario e scientifico. Tuttavia, l'influenza del simbolismo alchemico e dei processi ad esso legati non è stata limitata a una considerazione di solo carattere storico. Dinamiche di natura rituale, cerimoniale ed iniziatica son state analizzate - tra i vari e multiformi casi di tradizioni religiose o singoli gruppi iniziatici - negli studi di David Gordon White, Hugh B. Urban, così come in quelli di Hans Thomas Hakl e molti altri.