Attraverso l'approfondimento che gli autori (Hervé Cavallera, Piero Cristiani, Katia Giaconi e Lucio Vinetti) hanno condotto con prospettive diverse, ma integrate, sulla vita e sull'opera di Filippo Smaldone, il testo vuole essere un primo contributo di ricerca sulla pedagogia e sulle metodologie di intervento nell'educazione dei sordi. Il compimento di un anno dalla canonizzazione del primo Santo educatore dei sordi diventa perciò l'occasione per offrire, attraverso il presente lavoro, non un'agiografia da aggiungere alle molte opere scritte su Filippo Smaldone, bensì una riflessione articolata e critica circa la possibilità di riconoscere nell'opera dell'educatore che fu e nella pratica quotidiana di chi ancora oggi a lui si ispira, i contorni di un modello pedagogico e didattico. Il libro si rivolge al variegato mondo della scuola ed in particolare agli insegnanti e a tutti quegli operatori che stanno vivendo la difficile, ma appassionante esperienza di lavoro con i bambini e le bambine sorde. Vuole però essere anche una proposta di studio per quanti sono in formazione e per l'intera comunità accademica da sempre impegnata nell'individuazione di criteri e riferimenti capaci di restituire, attraverso didattiche e strumenti di apprendimento efficaci, piena dignità a tutte le persone sorde che ancora oggi faticano a trovare supporti adeguati ai propri percorsi formativi.