"Per la prima volta nella storia dell'umanità la popolazione mondiale ha raggiunto i sette miliardi di unità, numero che è destinato a crescere in maniera esponenziale. Si tratta di sette miliardi di individui, ciascuno dei quali afferma la propria sacra identità, unicità, originalità, come portatore di una storia irripetibile, di un proprio amore, di un proprio genoma. La complessità, le contraddizioni, le ibridazioni sono così diventate le categorie di riferimento per la politica e il progetto, costretti a confrontarsi con 'problemi che non hanno soluzione'. Questa nuova società multietnica non è un giocoso girotondo frutto di una reciproca tolleranza che permette a ciascuna di queste etnie di conservare le proprie radici e le proprie antiche identità. Nella metropoli multietnica si produce una progressiva ibridazione tra le quattrocento minoranze che ancora esistono nel mondo. Indipendentemente dalla nostra capacità di accoglienza, questo prezioso arcipelago di etnie viene quotidianamente attraversato dai flussi invasivi degli scambi commerciali internazionali, dalle informazioni, dalla convivenza con nuove abitudini, mode, musiche, gastronomie, religioni, fino a produrre una grande ibridazione generale. Nel secolo scorso ci siamo illusi che a ogni problema potesse essere trovata una soluzione; ma la metropoli multietnica rappresenta un problema che non può trovare soluzione, soltanto una faticosa gestione." (Andrea Branzi)