La poesia di Marieke Lucas Rijneveld, in queste due raccolte, si presenta al lettore come un flusso continuo di elementi che si attraggono e si respingono all'infinito. Ogni testo elabora una vera e propria grammatica di correlativi oggettivi in cui ogni cosa, sia essa un luogo, un oggetto o un'elaborazione mentale, appare come un qualcosa di totalmente insolito. Tutto è in continua tensione e trasformazione, si mescola e si sovrappone o si respinge, intrecciando i versi in un gioco di contrasti, al tempo stesso filosofico e ludico, tra il piccolo e il grande, il vicino e il distante, il privato e il pubblico, il comico e il tragico. La memoria del corpo contiene le due raccolte poetiche di Marieke Lucas Rijneveld: Kalfsvlies (Vello di vitello) e Fantoommerrie (Fantasma di giumenta).