Gianni Scalia è stato uno studioso e un animatore di queste riviste, segnatamente emblematiche del nostro Novecento, e un compagno di strada di Pasolini, nella comune avventura di «Officina». Scalia è stato un maestro per diverse generazioni di studiosi, poeti, traduttori, radunati poi attorno quella zattera, quella nave dei folli, che è stata «In forma di parole», meravigliosa rivista di traduzioni letterarie. Scalia è «un essere d'amicizia», che ama praticare l'Akolouthia, che crede nella gratuità del dono, al di fuori di ogni equivalenza, in pura perdita. E l'ultimo interlocutore di Pasolini. A Scalia Pasolini chiedeva di essere «tradotto» marxianamente, di essere ripensato. La mania della verità è questa esemplare e limpida traduzione. Questo dialogo ininterrotto e la storia di una lunga fedeltà a un'amicizia. Interventi inediti integrali.