La Garibaldi 140 di Ancona è la prima loggia ad essere fondata nelle Marche dell'Italia postunitaria. La sua storia permette di mettere a fuoco lo scontro politico in atto sul finire dell'Ottocento tra moderati e repubblicani, monarchici e garibaldini. Negli anni 1870 e 1880 la loggia si impegnò anche per i diritti civili, contro la discriminazione degli ebrei e l'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, nonché in favore dell'introduzione del divorzio; per l'istruzione popolare e per lo studio delle lingue, concedendo borse di studio ai figli dei proletari. All'avvento del Fascismo la Garibaldi 140 continuò a svolgere le proprie riunioni e affiliazioni fino alla chiusura d'autorità, il 24 luglio 1924, subendo in seguito anche la devastazione della sede. La loggia era rifondata nel secondo dopoguerra, grazie al ragioniere e assicuratore Renato Gigli, figura chiave già dal prefascismo. Questo lavoro racconta per la prima volta, dall'interno, la storia della Loggia Garibaldi 140 di Ancona, dalle origini agli anni '70, servendosi di una documentazione inedita proveniente dal suo archivio storico e dall'archivio storico del GOI. Le carte sono raccolte quasi per intero e sono riprodotte in una antologia, curata con rigore storiografico.