Un coccodrillo in piazza Navona. Una piovra, invece, in piazza Vittorio. L'elefante in piazza della Minerva. Poi, cavalli, cervi, daini, leoni. Simbolo della città, la lupa non è l'unico animale di Roma. Anzi. È una vera giungla di marmo quella che si può vedere nella Città Eterna, passeggiando lungo vie e piazze, osservando monumenti, fontane, motivi decorativi di chiese e palazzi. Basta avere l'occhio attento e andare alla ricerca di zampe, code, becchi omaggiati e al contempo nascosti nelle architetture. Si va così dai leoni di piazza del Popolo all'Alca Impenne, "pinguino boreale", in via Aldrovandi, dall'orsa in via Sabotino al quartiere Prati, ai cerbiatti di Casal Bertone. Poi, le tartarughe di piazza Mattei, le rane del quartiere Coppedè e molto ancora, tra animali docili, domestici, che ricordano anche le consuetudini romane - si pensi alla fontanella per i cani in via Veneto - ad altri feroci, mostruosi, ripensati ad arte per dare corpo alla paura. Ai marmi di secoli si aggiungono poi le creazioni della street art con altre visioni ancora, studiate per raccontare i fascini della giungla urbana, con le sue forme inattese, le sue molte storie ma anche leggende e riti. Ogni animale in pietra - e non solo - ha il suo fascino e, soprattutto, forse, il suo incanto. Un viaggio alla scoperta della natura trasformata in monumento.