Il patrimonio storico-artistico napoletano vanta millenni di ricchezza. L'enorme mole di pubblicazioni, musica, spettacolo, film, serie tv e contenuti social-media hanno reso il suo volto unico al mondo. Ma è tutto davvero noto? Il main-stream ha portato alla comunicazione di una scelta più o meno larga ma sempre e comunque omogenea di attrazioni, siti e risorse culturali. Si è creata perciò una sorta di 'gerarchia del bello', nello story-telling delle classifiche, dei cataloghi, degli advising, che ha dimenticato la bellezza, la peculiarità e la diversità delle mete del patrimonio napoletano e campano, creando delle vastissime zone d'ombra. Il presente volume ha lo scopo opposto. Vuole, infatti, promuovere le realtà ed i siti del patrimonio napoletano e campano meno comunicati ma sublimi come quelli più noti, narrati in modo inedito, trasformando la gerarchia della notorietà nella rete delle singolarità. "La gerarchia del bello" raccoglie diversi contributi in ambiti altrettanto differenti. Dalle biblioteche agli archivi, dagli enti museali alle case d'artista, dagli itinerari artistici ai siti archeologici e paesaggistici, dai luoghi di culto sacri a quelli di culto laici, legati a poeti e letterati. La compagine degli autori che ha aderito al progetto rappresenta, da una parte, specialisti di riconosciuto valore scientifico internazionale, spesso anche rappresentanti delle Istituzioni, e dall'altra brillanti giovani studiosi. Un'opera a ben ventuno mani, che ambisce a farsi il più innovativo e corposo strumento per visitatori stanchi dell'etichetta di 'turisti' e per cittadini desiderosi di godere appieno le risorse irripetibili del territorio.