La vita è diventata triste, ipercontrollata nell'irriconoscibile metropoli di Milano, sottoposta alla Dittatura della Correttezza: ogni spostamento, ogni emozione, ogni parola vengono valutati da sensori e algoritmi e dall'Intelligenza artificiale; i ragazzi vengono sottoposti a circoli di programmazione che hanno sostituito la scuola, i cittadini sono divisi in caste per credito e diritti sociali a seconda dell'obbedienza dimostrata allo Stato. Ingegneria genetica e dispositivi biotecnologioci hanno portato al transumanesimo. La famiglia Miliani, composta da Marco, Silvia e i due figli, resiste. Dopo la caduta in disgrazia di uno zio scienziato, la segnalazione degli algoritmi e la scarsa attitudine dei figli ad adattarsi alla Programmazione dello Stato, il loro credito sociale scende tanto da sottoporli al rischio di smembramento e deportazione in centri di rieducazione. Devono a quel punto decidere se piegarsi o fuggire. Assieme a un'altra famiglia e a un sacerdote, fuggono verso la libertà inseguiti da droni e sofisticati dispositivi di tracciamento. Quando tutto sembra perduto, approdano in un luogo dove l'umanità ha ritrovato speranza e fede... ed è la rinascita. Un romanzo inquietante, epico e avventuroso sulla distopia radicale che ci minaccia e sulla speranza che non possiamo mai perdere...