Lo storico dell'arte Vico Dorio, implicato nelle vicende di un gruppo terroristico, deve dare le dimissioni dalla Soprintendenza di Milano e tornare nella sua città, dove apre una Galleria di arte contemporanea... per caso scopre nell'archivio storico cittadino i documenti terribili di un processo per stregoneria del 1571. Il romanzo prende spunto da alcuni documenti d'archivio su cui l'autore recentemente stava lavorando e riguardanti processi per stregoneria avvenuti nel XVI secolo nel territorio del lago di Como. Nasce così un'opera che mescola sapientemente le vicende della vita del Dorio a quelle dei personaggi, realmente esistiti, degli antichi processi sabbatici in un'avvincente doppia storia che spesso, pare, sinistramente soprammettersi.