Torino. La ragazzata di quattro studenti di un prestigioso collegio cristiano finisce in tragedia. Ciò che si consuma nella notte è destinato a trasformare le vite dei ragazzi e del loro insegnante in un esilio scandito dalla costante ricerca di espiazione. Sono passati vent'anni: Sebastiano, Teti e Amedeo hanno preso strade diverse, custodendo il segreto di quella notte senza mai rivelarlo a nessuno. Quando con un insolito telegramma ricevono un invito sibillino a far ritorno nel capoluogo piemontese, comprendono di dover ben presto affrontare ciò che a fatica hanno sotterrato per anni. Nel frattempo, Karmel è condannato a vivere i suoi ultimi giorni logorato da un male incurabile e per mera coincidenza, o forse no, si trova dinanzi a don Ignazio, l'odiato e perfido insegnante, oramai invecchiato e tormentato. L'astio e la conflittualità del loro rapporto sembrano essere solo un ricordo. Pian piano i due si scoprono più simili di quanto avessero mai immaginato: entrambi appaiono prostrati e assuefatti dal dolore, condannati a rincorrere la redenzione tanto anelata ma impossibile da raggiungere. Può il passato non essersene mai andato? Può come un fantasma tornare a farci visita? Può, come un torrente in piena, farsi largo nel nostro presente ridisegnandone i profili?
