Appare scontato pensare all'evoluzione che la medicina ha avuto in questo mezzo secolo ma è un pensiero poco utile perché l'evoluzione continua e ci siamo dentro tutti, giovani e vecchi. Invece, le riflessioni e i pensieri che, dall'esperienza maturata, meritano di essere coltivati e meglio affrontati sono relativi ai momenti di cultura sociale e di umanesimo propri della medicina come scienza e come professione. Viene così spontaneo il ricordo di come eravamo, dall'università alla specialità chirurgica, e di come siamo oggi in un confronto sempre più tecnologico ma non sempre più convincente. È il percorso della memoria, del ricordo di avvenimenti che hanno attraversato la nostra vita professionale legata alla clinica dove siamo nati e cresciuti e dove abbiamo imparato a vivere, più che con il nostro lavoro, nel nostro lavoro. (dal capitolo introduttivo)