Dopo dieci anni di guerra a Troia, il problema è rientrare nella vita vera. Con le sue misure precise che impongono azioni incisive. Ma come si può compiere il destino? Tra un passato che incombe e un futuro incalzante, non è facile fondare la propria libertà, decidere il proprio senso. Per Achille e Ulisse la sfida è opposta e simmetrica: il primo deve liberarsi dalla colpa che lo inchioda alle proprie azioni risucchiandolo all'indietro, mentre l'altro non vuole immettersi in un futuro che lo alletta e lo spaventa. Solo nel paradosso dell'amore, dove si incrociano il tempo e la permanenza, potranno coesistere finalmente la realtà e la sua possibile negazione, ovvero l'irrisolto definitivo della vita.