Konrad Lorenz, pioniere dell'etologia e premio Nobel, affronta in questo libro uno dei temi più disturbanti e affascinanti del comportamento animale: l'aggressività intraspecifica, ossia l'uccisione tra individui della stessa specie. Attraverso un'analisi che spazia dal mondo animale fino alla società umana, Lorenz esplora come l'evoluzione abbia modellato i meccanismi di inibizione che impediscono oppure favoriscono la violenza tra conspecifici. Molte sono le similitudini tra il comportamento animale e quello umano, così come numerose sono le pericolose conseguenze che l'aggressività incontrollata può avere per la nostra specie. Con uno sguardo critico alla civiltà moderna e alle sue dinamiche, Lorenz riflette su come la tecnologia e l'organizzazione sociale abbiano disinnescato le nostre naturali inibizioni alla violenza, ponendo infine l'uomo di fronte al rischio dell'autodistruzione. "L'uccisione dei propri simili" è un'opera profonda e provocatoria, che ci invita a riflettere sui meccanismi che regolano la nostra natura e sul pericolo rappresentato dall'uso incontrollato della forza.