L'assassino adolescente Cayetano Santos Godino, il primo serial killer della storia argentina, rappresenta una delle figure più oscure e iconiche della criminologia. Su di lui e i suoi efferati delitti hanno indagato la polizia, la medicina legale, la psichiatria e la stampa senza trovare una risposta rassicurante al sottile limite tra disagio, follia e crimine. Oltre settanta anni dopo la sua morte, la giornalista, cronista e narratrice María Moreno, tra le voci più audaci del panorama latinoamericano, riapre il celebre caso per dar vita a un testo ipnotico, violento e travolgente, che trascende i limiti del true crime e diventa al tempo stesso una storia di immigrazione e miseria, un crudo reportage d'epoca e una riflessione sugli archetipi universali legati alla criminalità.