"L'altro Saba" è uno studio monografico che ambisce ad aprire un nuovo capitolo nella ricezione dell'opera di Umberto Saba e del suo ruolo nel Novecento italiano ed europeo, mettendo in luce per la prima volta, anche sulla base della versione originaria di diverse raccolte e del materiale incluso nel cosiddetto "Canzoniere apocrifo", la natura profondamente queer del Canzoniere. Lo studio ci rivela un Saba finalmente liberato da pregiudizi e da incrostazioni critiche passivamente accolte, restituendoci l'immagine di un'opera radicale e arrischiata che, in questo inizio di Ventunesimo secolo, merita un nuovo posizionamento nella nostra storia letteraria. Il volume propone una ricostruzione della presenza dell'omoerotismo lungo tutto l'arco della produzione del poeta, dalle primissime prove giovanili sino ai testi della vecchiaia. Benché di omosessualità in Saba si sia più volte parlato, gli interventi critici al riguardo sono rimasti isolati, e soprattutto si sono in genere limitati a trattare l'argomento da un punto di vista contenutistico. Questo studio, invece, sulla scia delle acquisizioni della teoria queer, individua nell'omosessualità un meccanismo fondamentale della scrittura, intorno al quale, come già rilevato da importanti esegeti sabiani (Milanini, Castellani), si coagula il progetto stesso del Canzoniere. Non si tratta dunque solo di rilevare la presenza diffusa dell'omosessualità nella poetica di Saba, quanto di stabilire una volta per tutte che la comprensione complessiva dell'opera non può darsi se l'elemento omoerotico, che è strettamente intrecciato agli altri fili che la costituiscono, viene escluso o minimizzato. Presentazione di Franco Buffoni.