L'alchimia è qualcosa di complesso e articolato, dove materiale e spirituale si fondono strettamente, a tal punto che è difficile discernere l'uno dall'altro. A causa di questo suo intrinseco carattere, quindi, non può essere per tutti, ma per pochi. Non deve perciò meravigliare che i testi alchemici parlino per simboli e talora attraverso linguaggi oscuri per chi non sia un "adepto" dell'Ars Regia. Occorre, dunque, una guida per chiunque voglia intraprendere un utile cammino conoscitivo in questa "selva oscura". Una guida magistrale che dia conto delle esatte finalità dell'arte alchemica, della sua storia, delle sue differenti vie, dei suoi attori principali, dei suoi (presunti) successi e dei suoi insuccessi, nonché delle sue implicazioni estetiche, spirituali e/o filosofiche. A questo scopo Giuseppe Giudice ha realizzato una carrellata attraverso questa disciplina esoterica, percorso in cui sono valorizzati i suoi rapporti con la religione, la filosofia, la psicologia, l'arte, l'esoterismo e il sapere hermetico, illustrandoli con un ricco apparato d'immagini appropriate e suggestive, con il ricorso al mito e con un amplissimo utilizzo del simbolo. Di notevole interesse sono i continui riferimenti esplicativi all'opera di Jung. Uno spazio particolare è dedicato all'aneddotica alchemica; un ricco e accurato glossario conclude l'opera. Un libro raccomandato al lettore interessato ad approfondire la dottrina alchemica ma, anche, che desideri cimentarsi, quanto meno a livello spirituale, in ciò che Giuseppe Giudice ha cercato di mostrare. Presentazione di Claudio Bonvecchio.