Il rapporto Albero/Architettura, ancora oggi, rimane uno dei nodi centrali del progetto architettonico. Se è vero, infatti, che qualunque circostanza sul nostro pianeta abbia le piante come protagoniste, l'architettura non fa eccezione. L'uomo proviene dalla foresta che, nella memoria ancestrale, rappresenta il primo spazio/mondo che lo ha accolto. Avvalendosi di una metodologia trasversale che, oltre a nutrirsi di architettura e di progetto urbano, attinge all'arte, il libro - un atlante dell'architettura sotto specie d'albero - ha individuato importanti spunti che contribuiscono a spostare l'orizzonte dall'opera architettonica alla componente arborea, nella sua essenza originaria di archetipo. Arricchito da una doppia introduzione - una a firma di Cherubino Gambardella, riguardante l'architettura e il progetto urbano; l'altra, a firma di Giuseppe Barbera, legata alla natura dell'albero - attraverso l'analisi critica di oltre duecento progetti, il libro intreccia diversi fili narrativi attorno all'architettura e agli alberi: analisi spaziale, meditazione estetica e scientifica, fino a toccare la tragedia della deforestazione, provocata dall'Antropocene. Uno studio comparato dei diversi modi in cui viene concepito il rapporto tra albero e opera costruita nelle "due culture", quella della natura e quella dell'architettura, che si sviluppano "attorno" all'albero. Con l'intento di esporre e comprendere le ragioni e la natura fondativa delle relazioni compositive, formali e spaziali tra l'architettura e l'albero, il volume è organizzato per parti, offrendo una lettura, non strettamente lineare che, in un processo continuo di approfondimento, può avere inizio in ogni sua parte e muoversi nella direzione desiderata, senza mai perdere di vista la componente progettuale. Il libro, arricchito dai disegni di celebri autori da una fotografia inedita di Rahman Hak-Hagir, è completato da una antologia di scritti a firma di studiosi del progetto e della teoria di architettura.