LIBRO AUTOPRODOTTO. TIRATURA LIMITATA. Biografia Silvia Lelli
Fotografa, documentarista, artista, Silvia Lelli per oltre cinquant'anni segue il panorama artistico e
musicale italiano ed internazionale. Dopo la laurea in architettura a Firenze, sceglie di dedicarsi
completamente alla fotografia esplorando e documentando a lungo l'ambito complesso e
imprevedibile delle Performing Arts, della musica, del teatro e della danza.
Collabora con diverse riviste di settore e partecipa alla nascita del mensile Musica Viva sotto la
guida di Lorenzo Arruga, musicista, critico musicale.
Nel 1979, assieme a Roberto Masotti, compagno di vita e di lavoro, inizia la collaborazione con il
Teatro alla Scala di cui sarà, per diciassette anni, fotografa ufficiale.
La poetica che anima i suoi scatti, sia quelli più tradizionali che quelli maggiormente sperimentali,
nasce da un attento studio del soggetto che viene interiorizzato nel corso delle prove e dalla
capacità di riconoscere e fermare i tratti salienti di uno spettacolo, quelli che ne svelino la
fisionomia artistica. L'inclinazione che la muove verso palchi meno convenzionali, confluisce e
contribuisce allo svecchiamento della fotografia d'opera che ancora si concentra sulla restituzione
statica di poche figure autorevoli. Il focus è quello di trasmettere quella Scala operosa e invisibile
che lavora meticolosamente alla creazione della magia perfetta e definitiva della messa in scena.
Il cambio di paradigma riesce con successo e il libretto d'opera colleziona squarci inediti e
meravigliosi grazie alla visione rinnovata della firma Lelli e Masotti.
Requisiti essenziale per il processo creativo sono la passione, il continuo dialogo tra eventi culturali
tradizionali e sperimentali, e la volontà di trovare soluzioni espressive che colmino le divergenze
linguistiche tra differenti le discipline artistiche. Tradurre nella dimensione fotografica statica la
musica e la danza diventa una sfida; verrano in essere due paradossi creativi irriducibili che
trasformeranno il lavoro di Lelli in una inesausta ricerca visiva. Mostrare ciò che non si vede, il
suono e il silenzio, e fermare ciò che vive di movimento, la danza. C'è un ritmo fotografico
invisibile che deve essere pensato ed eseguito e che deve empatizzare con il battito intrinseco di
ogni performance.
Silvia Lelli fotografa nomi noti del mondo dello spettacolo, seguendoli dagli esordi sino
all'affermazione artistica contribuendo cosi ad un più ampio processo documentario del panorama
culturale.Tra gli altri, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Luca Ronconi, Giorgio
Strehler, Demetrio Stratos, Bob Wilson, Reinhild Hoffmann, Pina Baush.
Il confronto con grandi creativi alimenta la riflessione artistica personale; nascono progetti originali,
come Neon Istallation/ Neon Collection, Danza dentro, danza oltre, che tengono traccia di idee e
suggestioni incamerate in anni e anni di esperienza professionale.
Alcune sue mostre: Ritratti senza posa al Civico Museo di Milano (1985) - Danza & Video ‘95 a
Palazzo Reale/Arengario - Körper und Raum Ferrara, Vienna, Palazzo Reale Milano, Berlino,
1999, Essen e Caracas, 2000 - Musiche, Biennale di Fotografia (1981), mostra presentata con
successo a Tokyo, Perugia, Ravenna, Salerno e Palazzo Reale a Milano (2019) -Vuoto con
Memoria 54a Biennale di Venezia-Padiglione Italia, . Kontakthof-Kontrapunkt, Milano e Salerno
2024.Nel 2003 le viene dedicato lo “Speciale tg2” curato da Carla Baroncelli sulla sua esperienza di
fotografa nel campo dello spettacolo e nel 2019 RSI Radiotelevisione Svizzera realizza il
documentario Doppio Clic .
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