Il 17 gennaio 2024, Javier Milei si è presentato sul palco del World Economic Forum di Davos e ha pronunciato un discorso memorabile, dove ha parlato di libertà a tutto tondo, ha respinto al mittente i propositi dell'Agenda 2030 e le politiche woke e ha impartito una lezione di economia - perché di una lezione si è trattato - in cui ha spiegato perché "l'Occidente è in pericolo per colpa del socialismo". Alessandro Fusillo, che ha scritto una prefazione a questo volume, ha sentenziato che "se il discorso di Milei l'avesse scritto un estremista della libertà sarebbe stato più moderato". Milei è andato a Davos a chiarire un altro aspetto fondamentale, con specifico riferimento a Klaus Schwab, il padre fondatore del WEF: il capitalismo degli stakeholder non c'entra nulla con la libertà, tantomeno con le idee di libero mercato. Viceversa, esso ricorda il corporativismo fascista, dove lo Stato e una cricca di imprenditori amici fanno affari insieme, ma sulla pelle degli individui e della loro libertà di scelta. Il capitalismo degli stakeholder richiama molto i "Gosplan" di certi pianificatori di un lugubre passato. Con quattro interventi di Javier Milei, introduzione di Alessandro Fusillo e un contributo di Jesus Huerta de Soto.