La realtà che viviamo diventa ogni giorno più complessa e ricca di sfumature. Possiamo veramente pensare che il giornalismo non abbia un ruolo chiave in questo scenario? Crediamo davvero che quella del giornalista sia una professione destinata a sparire? Assunta Corbo e Mariagrazia Villa propongono spunti di riflessione per delineare un diverso percorso possibile. Nel panorama frammentato e brulicante di voci in cui ci troviamo oggi, è diventato necessario tornare a scrivere per i lettori e le lettrici, rispondendo al loro bisogno di comprensione del mondo e delle storie che lo abitano. Il giornalismo costruttivo ha il superpotere, non solo di guardare al futuro ma anche di voltarsi indietro, verso le origini della professione. Di recuperare la "schiena dritta" di coloro che, per primi, si sono interrogati sulla bontà del loro agire comunicativo. Per questo, il volume dedicherà ampio spazio ai valori dell'informazione. Al bisogno di recuperare, non solo la deontologia professionale, ma anche la riflessione etica che individua, approfondisce e giustifica moralmente i principi di un buon atto comunicativo. L'obiettivo è di allenarsi alle parallele dell'etica, che hanno modo di incontrarsi nel giornalismo costruttivo. In che modo? Restituendo nuovamente fiducia ai giornalisti e al pubblico. Prefazione di Bruno Mastroianni.