La diffusione dei "telefonini" e le possibilità di utilizzo degli stessi, (voce, SMS, navigazione internet ecc.), hanno spinto le indagini giudiziarie a fare largo uso delle tracce rimaste nelle reti degli operatori telefonici. Infatti, è fortemente radicato l'esame, da parte degli inquirenti, dei cosiddetti "tabulati", per stabilire la posizione di un'utente in un preciso momento, nonché i suoi spostamenti. Il presente lavoro si pone l'obiettivo di analizzare le informazioni tecniche riguardanti le intercettazioni telefoniche sulle reti cellulari, richieste dall'Autorità Giudiziaria, in modo comprensibile ai non addetti al settore, oltre a descrivere alcuni aspetti dell'attività di analisi dei "tabulati", soprattutto dal punto di vista del legale della difesa e del consulente tecnico di parte, evidenziando le discrepanze della posizione geografica dell'utenza rispetto a quanto affermato dagli inquirenti, dovute a peculiarità tecniche dei ponti radio e dei fenomeni della radiopropagazione, scarsamente conosciute. Le contestazioni che ne derivano offrono valide argomentazioni al collegio difensivo, nell'oralità del contraddittorio, evidenziando le diverse legittime interpretazioni.