Il volume Imago raccoglie una accurata selezione dell’omonimo lavoro fotografico, uno dei suoi più importanti, di Pio Tarantini.
«Imago», come scrive l’autore in prefazione, «racchiude una ricerca artistica dal percorso quasi circolare, cominciato sin dagli anni settanta, quando realizzai i primi studi, in bianco e nero, sulla figura umana ripresa con il “mosso” fotografico che ne accentua la precarietà della visione. Influenzato in quel periodo della giovinezza dalla drammaticità della pittura visionaria e altissima di Francis Bacon, ho coltivato sempre una predilezione per la figura umana “mossa”, presente in molti miei lavori nell’arco di quasi quaranta anni di ricerca.»
«L’uomo sul palcoscenico del mondo, in questa chiave visionaria e precaria, trova quindi spazio e sintesi in molte opere presenti e caratterizzanti miei progetti espositivi ed editoriali precedenti: da Il passato e i Pensieri (1985) a Studi sul mosso (2002), a L’ombra del vero (2003) fino a Scenari (2006).
«Imago, a parte alcune opere realizzate negli anni ottanta, presenta opere realizzate negli anni più recenti ed è divisa in due gruppi principali: da una parte opere in cui la figura umana diventa protagonista assoluta, scandagliata, scomposta, “traccia” di vita in contesti minimali, quasi astratti; e dall’altra opere in cui la traccia della figura umana è inserita all’interno di un discorso visivo più vasto e contestualizzato, dove il paesaggio o l’ambiente rivestono un ruolo importante.
«Le figure lasciano una traccia riconoscibile e nello stesso tempo sfuggente, complessa, quasi a sottolineare una dilatazione del tempo, il contrario della “cristallizzazione” tipica della fotografia. Ho cercato di fotografare la vita che passa: “Tutto scorre” (le figure mosse) e, nello stesso tempo “Tutto è” (gli elementi fissi di contesto).»