"É una storia che si crea di sera in sera: un padre l'inventa per il figlio che ama i trenini e che sta per addormentarsi. Il narratore e l'ascoltatore sono veri, sono mio figlio che l'ha scritta e il suo. Ed io, la nonna, sono l'illustratrice. È andata così. Il papà è stato con il figlio di tre anni in un negozio di modellini. Da quel momento il figlio gli fa tante domande con meraviglia e, quando è già sera, vorrebbe sapere ancora. Il papà allora da quelle domande improvvisa il racconto di un trenino che prende vita e, quando al figlio si chiudono gli occhi per il sonno ma non vorrebbe, sussurra la promessa: domani ti racconto il resto. La sera successiva, il bambino chiede la continuazione della storia e il papà inventa per lui altre avventure del trenino, finché il bambino non si addormenta. Era un gioco, un esercizio di fantasia poi naturalmente sostituito negli anni da tanti e tanti libri pieni di storie, che hanno accompagnato quei bei momenti tra la veglia e il sonno. Poi, una sera alla ricerca del libro e della storia giusta, con grande sorpresa del papà, arriva una richiesta inaspettata: "Mi racconti la storia del trenino che mi raccontavi quand'ero piccolo?". Nato per gioco, il trenino è diventato un ricordo indelebile che può riprendere vita, anche in queste pagine." M. Rachele Fichera. Età di lettura: da 5 anni.