Anna e Demetrio, giovani e innamorati in un lembo ancora rurale dell'Italia del boom, l'Italia della ricostruzione e dell'emigrazione verso le fabbriche del Nord. Anna e Demetrio, liberi come chi ha tutta la vita davanti e un sogno da realizzare insieme. Fino a quando, presto, troppo presto, qualcosa si incrina. Una vicenda che si svolge tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e che pure sembra uscire dalle pagine di cronaca di oggi. Perché non può essere il solo utilizzo di parole come femminicidio e patriarcato a imporre alle nostre coscienze un tema cruciale, bensì la constatazione di un germe storicamente presente nella nostra cultura. Menuccia Franchino mescola abilmente romanzo e memoir, denuncia e lirismo, per creare un gioco di specchi tra passato e presente, in cui valori e disillusioni, nostalgia e realismo si rincorrono come sempre accade nella vita di ognuno.