Il presente lavoro monografico si propone tre obiettivi che vuole raggiungere attraverso la sua articolazione in dieci capitoli. Il primo obiettivo consiste nel fornire una lettura economico-aziendale del processo di cambiamento che, nel corso del tempo, ha investito il bilancio degli intermediari creditizi e finanziari. Tale processo evolutivo, che ha visto susseguirsi cambiamenti marginali e radicali dell'informativa, è ricostruito nel primo capitolo del presente volume. Il secondo obiettivo, a cui sono dedicati i capitoli da due a otto, è quello di descrivere il contenuto analitico del bilancio degli enti creditizi e finanziari. L'ultimo obiettivo è quello di illustrare le regole del terzo accordo sul capitale di Basilea per comprendere le relazioni tra le suddette regole e l'informativa contenuta nel bilancio. Di tali regole, il capitolo nove analizza gli obblighi segnaletici di talune informazioni di natura economico-finanziaria e prudenziale, alcune delle quali sono tratte dal bilancio, segnalate alle autorità di vigilanza, nella maggior parte dei casi, con un livello di articolazione maggiore rispetto allo stesso bilancio. Il capitolo presenta sia il sistema di regole relative alle segnalazioni di vigilanza armonizzate, a contenuto statistico (FINREP) e prudenziale (COREP), inviate alla Banca d'Italia e da questa all'ABE, sia le segnalazioni non armonizzate che sono raccolte su iniziativa di Banca d'Italia prevalentemente per finalità di analisi. Vengono analizzate in dettaglio le segnalazioni a contenuto prudenziale COREP, che hanno per oggetto i rischi, i fondi propri e i connessi requisiti regolamentari, per mostrare, nel decimo ed ultimo capitolo del presente volume, come si possa ipotizzare la struttura di un nuovo schema di bilancio che dia evidenza delle variazioni, tra l'inizio e la fine del periodo amministrativo, degli elementi che concorrono alla formazione dei fondi propri dell'intermediario.