C'è un luogo nelle nostre città in cui, volenti o nolenti, ci rechiamo tutti almeno una volta a settimana. È un luogo fatto di luci led e annunci all'altoparlante, banchi frigo e frutta variopinta, confezioni convenienza e bustine biodegradabili. Un luogo dove sembra dominare il caos ma in realtà tutto è disposto secondo un ordine calcolato. Ciò cui solitamente non pensiamo, entrando in un supermercato, è quante storie contenga. O meglio, quanto «mondo» ci sia in ognuno degli articoli che finiscono nei nostri carrelli della spesa. Antonio Canu ci conduce in un curioso viaggio attraverso i corridoi di un supermercato, alla scoperta delle vite di cibi e oggetti che acquistiamo ogni giorno. Spostandosi di scaffale in scaffale, Canu ci racconta da dove arriva ogni singolo prodotto e in che modo la sua presenza su questo Pianeta si è intersecata con la storia dell'umanità: dal limone, «inventato» come ibrido di cedro e arancio in India ed esportato da Cristoforo Colombo nelle Americhe, al formaggio, nato forse per caso oltre 8000 anni fa e diventato una delle pietanze fondamentali nella dieta dei nostri avi; dal tonno in scatola, figlio dell'intuizione della famiglia Florio che lo introdusse in tutti i continenti, al merluzzo essiccato, la cui fortuna si lega a quella di Erik il Rosso e dei suoi eredi; dal pollo, il cui allevamento è oggi una delle cause dei cambiamenti climatici, fino alla contraddittoria soia, assieme perno dell'alimentazione vegetariana e tra i responsabili principali della deforestazione. Il mondo in un carrello ci spinge a confrontarci con il ruolo che le nostre scelte alimentari e di acquisto hanno su ciò che ci circonda. Arricchita dalle illustrazioni di Bianca Buoncristiani, quest'opera incrocia economia e antropologia, geografia e storia ambientale per offrirci un punto di vista inedito sul nostro sviluppo e sulla sua sostenibilità. Per quanto ci possa sembrare strano, il cambiamento potrebbe iniziare proprio dalla nostra prossima lista della spesa.