"La poesia di Vittoria Tomassoni, sotto questo aspetto, può essere inserita nel novero della così detta poesia civile o sociale, proprio perché non si limita a proporre stati d'animo fugaci o baleni di colori, ma prospetta una più ampia visione delle cose, a partire dal quotidiano che ne è la misura, quasi si trattasse di una battaglia da portare avanti con determinatezza di intenti ed apertura calda del cuore. Battaglia intorno alla quale tutti, e l'invito è finanche troppo esplicito, dovremmo ritrovarci." (Mario Narducci)