Lui ama lei. O lui ama lui. Cambia qualcosa per il galateo della coppia? Proprio nulla: il nocciolo della questione sta nel verbo amare, non nel fatto che l'oggetto sia una lei o un lui. Ecco perché questo nuovo, aggiornatissimo Galateo dell'Amore fa piazza pulita del pregiudizio che vede la buona educazione in contrasto con la spontaneità: chi lo crede non sa (o finge di non sapere) che la sensibilità e il rispetto - e quindi l'amore! - sono inscindibili dalle buone maniere, che nella vita a due non si identificano certo con l'etichetta o con le formalità, ma sono piuttosto un modo di essere, di rispettare l'altro rispettando se stessi. Mettere un po' di garbo nella vita di relazione non è sintomo di tiepidezza di sentimenti, anzi aiuta a prendere le distanze dagli aspetti più grotteschi della nostra apparente modernità, come la telefonite acuta, la corsa agli status symbol, il narcisismo che sconfina nell'affettazione... Vecchie regole e buon senso moderno si fondono così in un nuovo saper vivere, che va condito con l'umorismo, l'onestà e il rispetto necessari a rendere gradevole la convivenza anche nelle prosaicità del quotidiano.