"La spettacolarizzazione delle architetture e delle periodiche solennità, la potenza dei nuovi getti d'acqua - bene comune quanto prezioso - che, numerosi, costellarono Roma, la rievocazione dell'antichità 'convertendo' le sue rovine un tempo pagane e, attraverso l'esaltazione dei primi martiri, il confronto con gli albori del cristianesimo, gli interventi sulla natura e sul paesaggio mediante opere ingegneristiche, e financo la partecipazione alla scansione e misurazione del tempo, sono gli eccezionali attestati per la gloria immortale del pontefice romano". Se l'iniziativa di erigere una cappella dedicata alla Vergine anche come mausoleo è un proposito che Paolo V meditava già ben prima di assurgere al soglio papale, la decorazione del fregio qui illustrato e comprendente alcune delle principali imprese che magnificarono il casato, si colloca sul finire del sì ricco pontificato Borghese.