Una storia di donne, uniche e fragili Boccapianola è un nucleo di sole e cemento, un piccolo paese non lontano da Napoli, abituato a nascondere i propri sentimenti, il proprio coraggio, la propria insussistenza dietro alla grande città. Boccapianola è un piccolo serbatoio: di emozioni e umanità, per affrontare una Storia sempre troppo grande e troppo distante; di manodopera per la camorra, sempre pronta a riempire pance e svuotare sguardi, a distruggere e ricreare una piccola morale quotidiana, utile a chi comanda. A Boccapianola non è difficile incontrare corpi riversi ai bordi delle strade disastrate. Nel maggio del 2010 una donna viene ritrovata, uccisa, in un campo. Pare un delitto come tanti, ma, in realtà è rivelatore di tutto un mondo, di sangue che non ha mai smesso di scorrere, di amore che non ha mai smesso di seccarsi a un sole troppo forte e per nulla benefico. Soprattutto è cosa da donne, uniche e fragili, aggredite fin da piccole, inchiodate a necessità sempre imposte da uomini, anch'essi allo stesso tempo vittime e carnefici. Queste donne, Melina e le altre, sapranno raccontare e soprattutto vivere questa storia; sapranno dare senso ai loro gesti e direzione ai loro passi. E noi abbiamo la possibilità, attraverso i loro occhi e la loro voce, di rievocare quarant'anni di un entroterra accorto e nascosto, di un popolo ingenuo e perverso, condannato a essere solo un cimitero di bambole.