«La Tebaide non è solo un poema, ma una vasta e complessa letteratura» recita, con trasparente allusione borgesiana, l'introduzione di questo Commento al Libro IV che, esito di una lenta e meditata investigazione esegetica, si presenta anche come un tentativo di delineare, nella sua forma quasi saggistica ed enciclopedica, particolarmente congeniale alla squisita letterarietà della poesia di Stazio, un'interpretazione complessiva della poetica dell'autore.