Dal 1115 al 1187, per terra e per mare, tra Pisa, Gerusalemme, Costantinopoli, Damasco e Aleppo, il movimento crociato riflette e amplifica le lotte tra papato e impero romano, regni franchi e sassoni, tra potentati e repubbliche marinare. Ideali, interessi, scontri tra dinastie e religioni. La lotta per il predominio si sposta in oriente, dove, fra deserti assolati e città da sogno, in cui convivono cristiani, ebrei e musulmani, s'intrecciano le gesta di re, sultani, condottieri, monaci, assassini, marinai e armate che combattono in nome di Dio e del dio denaro. Baliano di Ibelin, giurista e consigliere del regno latino di Gerusalemme, tesse trame, intavola trattative, organizza e condiziona le vie della Storia. La fama e il rispetto dei signori di Ibelin porterà Saladino ad apprezzare Baliano, confidente e tuttavia nemico, fino allo scontro finale del 2 ottobre 1187. "Ibelin", indagando le origini e la fondazione dei Templari, porta alla luce le trame oscure dell'epoca crociata, esalta la nobiltà d'animo e condanna la brama di potere, chiarisce come e perché Pisa fu crocevia e centro incontrastato di cultura e potere.