I Vampiri. Romanzo umoristico rappresenta un grido di denuncia di Mastriani contro I Misteri dell'Iniquità Sociale, preludio al primo romanzo della trilogia socialista, ovvero I Misteri di Napoli (1869-1870) concepito seguendo la moda iniziata in Francia con l'archetipo dei romanzi sociali, ovvero I Misteri di Parigi. Riguardo ai vampiri cui fa riferimento il titolo, non sono esattamente esseri soprannaturali o spettri, ma i degni rappresentanti delie tre classi di sanguisughe sociali tassonomicamente classificate dal Mastriani, un viscido usuraio, uno spogliatore di eredità e un'avarissima madre a cui si contrappongono tre sfortunati giovani (Leopoldo Sorice, Berardo Conigli e Carlo Chiassone) che hanno la malaugurata avventura di essere in relazione con loro. Arricchisce la presente edizione un saggio di Riccardo N. Barbagallo che costituisce viaggio panoramico attraverso i principali riferimenti Letterari in Italia collegati - prima dell'avvento di cinema e fumetti - al mito del vampirismo classico e quello più generico delle sanguisughe.