I "Latini" del Poliziano, tràditi da un codice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Magl. VIII, 1397), attendevano ormai da tempo una nuova edizione dopo quella meritoria di Isidoro Del Lungo, compresa nel volume "Prose volgari inedite e poesie latine e greche edite e inedite di Angelo Ambrogini Poliziano" (Firenze 1867). Appositamente preparati per la formazione culturale di Piero e Giovanni de' Medici, figli di Lorenzo il Magnifico, questi brevi scritti rappresentano uno tra i più originali ed illustri esempi di esercizi scolastici finalizzati all'apprendimento della lingua latina prodotti in età umanistica. Oltre ad essere un testimonium eccezionale del metodo didattico dell'Ambrogini, le venti composizioni suscitano l'interesse del moderno lettore per gli spunti di carattere storico-biografico e per il loro valore linguistico. Ai testi, corredati di apparato critico e ampiamente commentati, è premessa un'introduzione che ricostruisce l'esatta datazione dell'operetta, ne illustra i temi, le tecniche di composizione e le peculiarità linguistiche.