È il primo venerdì del mese di ottobre e Wolfgang non si aspettava di essere visto. Oscar, Percy, Mary, John, George, Torquato e Gioachino sono piuttosto scettici di fronte al racconto dell'impaurito collega. Soltanto Oscar sembra disposto a dargli credito. Roma è il palcoscenico di questa storia - reale o inventata che sia - sul quale si muovono personaggi in carne e ossa o presunti tali: c'è una ragazza che indossa un cappotto rosso e che si aggira tra le pagine ancora odorose di inchiostro, sebbene scritte un paio di secoli prima. Ci sono scrittori e poeti spaesati dall'influenza che questa ragazza sibillina esercita su di loro, così come lo è lei mentre cammina per le strade - a volte poco note - della sua città, come sospesa tra lo scorrere naturale del tempo e un tempo non suo; ma che, in qualche modo, le appartiene.