Negli ultimi anni abbiamo visto le terribili immagini dei rifugiati che attraversano il Mar Mediterraneo per approdare in Italia e in Europa. Questa dolorosa realtà ci ricorda che Cristo è ancora in fuga, che Cristo ha ancora fame, sete e freddo. Cristo è come un pellegrino, uno straniero in questo mondo. Poiché si è fatto uomo, possiamo accoglierlo con ospitalità. Ecco allora la storia della scena biblica in cui tre stranieri fanno visita ad Abramo e Sara, un racconto primordiale sull'ospitalità, e della scena ispirata all'icona della trinità di Rublev. L'ospitalità viene esplorata come virtù tipicamente cristiana: essere Chiesa significa essenzialmente incontro e ospitalità, una locanda dove gli ospiti vengono ascoltati con empatia, dove ci si prende cura dei feriti con il balsamo della misericordia di Dio, come nella parabola del Buon Samaritano.