La storia si svolge a Piazza Navona, da circa duemila anni sovrastante lo Stadio dell'Imperatore Domiziano (273 x 106 metri; capienza 30.000 spettatori). Costui, auto-proclamatosi Signore e Dio, nell'86 d.C. non si sa per quale motivo religioso, pretese che la sua grandiosa opera in muratura fosse orientata verso la stella polare, con uno scarto di soli tre gradi. Tale circostanza astronomica, più unica che rara, ha suggerito l'ipotesi di realizzare una meridiana incastonata nella pavimentazione, avente per gnomone l'obelisco della fontana del Bernini, per cui a mezzogiorno, dell'ora legale, un raggio di sole illuminerebbe la Storia che ha fatto di Roma la Città Eterna, coerente con l'inno scritto dal poeta latino Orazio Flacco: Sole che sorgi libero e giocondo Tu non vedrai nessuna cosa al mondo Maggior di Roma. Maggior di Roma.