La protagonista è una donna che si trova a coniugare emozioni semplici con le logiche mentali di una razionalità costante che, inevitabilmente, la vede artefice e vittima nell'antitesi della sua crescita umana e della sua formazione professionale. Non viene identificata con un nome proprio volutamente a simboleggiare che può ben corrispondere a chiunque, piuttosto che semplicemente a qualcuna nello specifico, ma gliene viene assegnato uno, quello della musa Euterpe, quando incontra un artista di strada che, prima per gioco e poi per raggiungere un fine orientato, riesce a sovvertire le certezze che fondano la sua moralità, proiettandola in un vissuto di sofferta confusione.